Corso Interprete dei Segni

Attualmente la presenza dell’interprete è richiesta in moltissimi contesti: negli uffici pubblici, negli ospedali, nei musei, nei tribunali e solo dal 1994 nelle università. Un interprete può essere esposto al mondo dell’informazione e trovarsi in situazioni che richiedono formazione o preparazione professionale specifica. È una persona che riunisce in sé alcune particolari caratteristiche come una profonda conoscenza dell’Italiano, una profonda conoscenza delle diverse modalità comunicative che usano attualmente i sordi in Italia e infine deve essere consapevole del proprio ruolo di tramite, di messaggero di informazioni.

Lavora in tribunale, ma non è né un avvocato né un giudice; lavora nell’ambiente sanitario, ma non è un medico; lavora nel campo dell’assistenza sociale, ma non è un assistente sociale; lavora nell’ambito scolastico, ma non è un insegnante.

Il suo compito è di passare il messaggio nel modo più chiaro e opportuno possibile, senza tralasciare nulla né aggiungere nulla: spiegare, chiarire, approfondire non sono compiti che spettano a lui. Il compito di spiegare o chiarire spetta ad altri professionisti, diversi dagli interpreti. Lasciamo ad ogni professionista il proprio ruolo e le proprie competenze.

L’interprete passa il messaggio senza aggiungere elementi propri né rispetto al contenuto, né sul piano emotivo. L’interprete è una figura professionale: è il ponte tra due canali e codici comunicativi, non è un accompagnatore che sostiene o si sostituisce al sordo.

L’interprete di lingua dei segni opera da e per un gruppo di persone che, oltre ad essere linguisticamente differenti, hanno un deficit sensoriale. La presenza del deficit uditivo di per sé non pregiudica gli aspetti cognitivi del soggetto, ma ne condiziona la vita sociale e gli aspetti logistici della comunicazione. Le persone sorde sono sempre obbligate a posizionarsi in modo da guardare il proprio interlocutore; questo implica la conoscenza, da parte dell’interprete, di una serie di accorgimenti da adottare per ottimizzare la situazione comunicativa con le persone sorde.

Per questo è importante che anche gli interpreti di LIS abbiano un ruolo chiaro e ben definito, che si assumano la responsabilità di un compito del quale conoscano le difficoltà ed i limiti. Quindi un interprete deve sapere che cosa significa essere interprete e quale professionalità gli può essere richiesta.

2. Presentazione del corso

L’obiettivo formativo-culturale che questo corso, nato dalla collaborazione con l’Istituto Statale dei Sordi, intende proporre è quello di trasmettere conoscenze, capacità performative, competenze professionali tramite approcci didattici orientati a coinvolgere gli studenti e renderli consapevoli del proprio sapere, saper essere, saper fare e saper divenire.

Attualmente il mondo del lavoro richiede una modernizzazione dei percorsi formativi dell’interprete LIS. Difatti, l’Istituto si avvarrà di una piattaforma on-line organizzando l’intero corso in modalità  blended learning (presenza e distanza) offrendo supporti tecnologici.

La programmazione didattica è mirata al raggiungimento del più alto standard di qualità formativa attraverso la formula dell’organizzazione e della modulazione delle giornate formative concentrate nei fine settimana così da consentire la partecipazione al corso anche a chi non risiede nella città di Roma.

L’intero percorso formativo viene scandito da moduli caratterizzati dalla trattazione di un argomento, dalla sua esposizione (sapere) e dalla sua applicazione pratica, con l’adozione di metodologie attive,  durante esercitazioni di role playing (saper far e saper essere) e di analisi di casi proposti dagli insegnanti e di autocasi proposti dai corsisti stessi (saper divenire).

Il Corso è finalizzato all’acquisizione dei seguenti obiettivi formativi qualificanti:

  1. capacità di interpretare dalla LIS all’Italiano e viceversa
  2. adeguata competenza sulle tecniche di traduzione simultanea e consecutiva.
  3. avere acquisito il codice di comportamento deontologico nel lavoro di interpretariato
  4. buona competenza nei linguaggi tecnici
  5. adeguate conoscenze nella storia e la cultura dei sordi in Italia.

3. Programma del corso

Monte ore attività :  800 ore in due anni (lezioni frontali 260 ore l’anno  compresi esami+ formazione a distanza 100 ore l’anno + tirocinio 40 ore l’anno)

L’attività didattica del corso sarà articolata nelle seguenti macroaree:

LIS
Tecniche propedeutiche all’interpretazione
Interpretazione LIS/Italiano e Italiano LIS
Ambiti specifici/settoriali
Etica e Deontologia Professionale
Stress e Burnout
Italiano e dizione
Tirocinio
Formazione a distanza
Margine d’assenze

Per i docenti aventi diritto, è possibile utilizzare il Bonus Scuola della Carta Docente.

Per informazioni o iscrizioni, conttare:

ENUIP

Tel. 06.58333803

Email info@enuip.it

ISTITUTO STATALE DEI SORDI

Tel. 0644240311 –  3341353302

email formazione@issr.it