Enuip e le politiche del lavoro
Le politiche del lavoro sono l’insieme di misure, programmi e interventi pubblici orientati a:
All’interno di questo complesso insieme di iniziative economiche, fiscali e sociali, bisogna poi differenziare tra “politiche passive” e “politiche attive”.
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Le politiche passive del lavoro
Le politiche passive sono essenzialmente tutte quelle iniziative che si dirigono ad affrontare i problemi socioeconomici causati dalla mancanza di lavoro. Si tratta quindi di politiche assistenziali, misure di sostegno al reddito che consistono per lo più in prestazioni finanziarie verso persone che si trovano in difficoltà economica perché non riescono a trovare un impiego.
Le politiche attive del lavoro
Le politiche attive del lavoro, invece, hanno un approccio di tipo preventivo rispetto al problema e si focalizzano quindi sulle cause della disoccupazione, cercando di risolvere il problema alla radice per aumentare i livelli occupazionali.
Si tratta di misure finalizzate al sostegno dell’occupazione, principalmente rivolte a persone che, per varie ragioni, necessitano di un supporto in più, volto all’inclusione nel mercato del lavoro.
Le politiche attive del lavoro hanno un approccio di tipo preventivo rispetto al problema della disoccupazione e si concentrano prevalentemente.
In Italia, il quadro normativo di riferimento è definito dalla riforma del Jobs Act (Legge 183/14 del 10 dicembre 2014) e ai conseguenti decreti attuativi. che, tra le altre cose, hanno istituito l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro – Anpal, un ente pubblico e autonomo per il coordinamento operativo dei servizi per il lavoro.
In particolare, il Decreto Legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (intitolato “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive”) rappresenta il quadro normativo di riferimento per quanto riguarda le politiche attive del lavoro.
Con il Decreto 150/2015 si concretizza infatti un nuovo modo di concepire e sviluppare la lotta alla disoccupazione.
Tra le novità principali c’è poi sicuramente l’affidamento alle Regioni della gestione dei servizi, che operano mediante soggetti accreditati e in stretta collaborazione con la Rete nazionale dei servizi per il lavoro, coordinata dall’Anpal.
Le politiche attive e i servizi per il lavoro
Le politiche attive del lavoro si sviluppano in una molteplicità di piani di intervento, che nello specifico si concretizzano nei “servizi per il lavoro” e che possono essere genericamente definiti come attività orientate al risultato occupazionale, offerte a persone disoccupate, che percepiscono sostegno al reddito o che sono a rischio disoccupazione.
Al di là delle differenze regionali sui criteri di accesso ai servizi, le politiche attive del lavoro seguono comunque le quattro direttrici stabilite dalla Strategia Europea per l’Occupazione (SEO) per migliorare e stimolare:
A partire da queste quattro linee direttrici, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha poi identificato cinque ambiti di intervento, perché considerati strategici per combattere la disoccupazione.
RIFERIMENTI NORMATIVI
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SERVIZI PER LE AZIENDE:
SERVIZI PER I CANDIDATI: